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Unghie Danneggiate Da Semipermanente Cause e Rimedi

L’applicazione fai da te dello smalto semipermante è cosa ormai è accessibile a tutti. Online ci sono tante guide e tutorial su come eseguire i vari passaggi ed è facile reperire prodotti ed accessori per fare tutto in autonomia a casa.

La scelta del fai da te può essere dettata sia da ragioni economiche, per i costi sempre più elevati richiesti dai centri specializzati, che per semplice passione e voglia di sperimentare con la nail art.

Applicare lo smalto semipermanente non è difficile ma è la rimozione il momento più delicato, quello in cui va salvaguardata la salute dell’unghia.

Quando si parla di danni alle unghie causate dal semipermanente in realtà si fa riferimento ai danni causati dalla rimozione dello smalto più che dallo smalto stesso.

A meno di allergie ad ingredienti specifici del prodotto, il semipermanente è un cosmetico sicuro che non crea problemi alle unghie.

Qui vedremo come rimediare ai danni ma anche come prevenirli scegliendo gli smalti giusti e il tipo di rimozione più adatta in base alle proprie capacità.

Il post non vuole essere un articolo tecnico ma una semplice condivisione su ciò che ho imparato in questi anni di fai da te, basata principalmente sulla mia esperienza per ciò che riguarda le unghie rovinate dal semipermanente.

Unghie Rovinate da Semipermanente – Le Cause

Tralasciando l’argomento allergie, che rientra in un argomento più tecnico e anche medico, qui vedremo i danni più comuni alle unghie dopo la rimozione dello smalto.

Arrossamenti, striature, macchie bianche… ma anche dolore, unghie sottili e deboli che si piegano e si spezzano. Sono davvero tanti e diversi i traumi che possono subire le unghie durante l’eliminazione dello smalto.

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Durante il primo anno che applicavo lo smalto semipermanente da sola, ho sperimentato tutti i tipi di danni qui elencati, qualche volta in maniera lieve e talvolta, per fortuna raramente, in modo più aggressivo.

Ad oggi ho trovato un sistema di applicazione e rimozione del semipermanente che mi permette di riapplicare lo smalto senza fare pause tra una manicure e l’altra, preservando la salute generale delle unghie. Prima però di trovare il mio personale metodo ho azzardato rimozioni più complicate che mi hanno portata a dover interrompere l’uso del semipermanente anche per qualche mese prima di riavere unghie belle e sane.

Tipi di Rimozione Smalto Semipermanente e Danni Alle Unghie

La rimozione del semipermanente con solvente è stato il primo metodo che ho provato per togliere lo smalto. In particolare ho utilizzato il metodo del cartoccio lasciando le unghie imbevute di solvente per diversi minuti dopo aver opacizzato il top coat.

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Rimozione con cartoccio

Questo metodo può risultare aggressivo, e di conseguenza può indebolire le unghie, se si utilizzano solventi ad acetone con un elevato grado di purezza e si prolungano i tempi di posa.

La posa con il cartoccio non dovrebbe mai superare i 10 minuti, il tempo ideale di contatto è di 5 minuti. Ma le insidie della rimozione dello smalto con solvente non finiscono qui, se lo smalto non si è sciolto del tutto ma va grattato con uno spingi cuticole, che sia in acciaio o in legno di ciliegio, la rimozione meccanica può creare danni alle unghie tipo arrossamenti e piccole macchie rosse.

In genere i danni più frequenti da rimozione con solvente sono arrossamenti, macchie, unghie più sottili e che si piegano, e nei casi peggiori è compromessa anche sensibilità del letto ungueale.

La sensibilità delle unghie è un segno di assottigliamento del letto, si percepiscono maggiormente calore e freddo e il contatto con gli oggetti. Le unghie sensibili possono essere doloranti.

Una rimozione con tempi di posa bassi, e che non richiede anche la rimozione meccanica ma scioglie completamente lo smalto, limita notevolmente i danni.

Oltre al solvente si può rimuovere il semipermanente con la lima. In questo caso si utilizzano lime dapprima con una abrasività più elevata per togliere il top, si passa quindi a lime meno ruvide, tipo a grana 200/240 o una lima consumata, per togliere lo strato di colore più vicino alla base e la base stessa.

Anche qui le unghie subiscono stress meccanico, una eccessiva pressione della lima sull’unghia o l’uso di una grana sbagliata può assottigliare il letto ungueale e creare traumi come quelli già descritti per la rimozione meccanica dopo l’uso del solvente.

Se si ha una buona manualità e non si fa troppa pressione mantenendo un approccio gentile all’unghia, la rimozione con la lima è un metodo più delicato e che non lascia traumi. L’ideale in questo caso è anche lasciare un leggero strato di base senza rimuoverla completamente. E’ una rimozione lenta e che necessita di pazienza e delicatezza, ma risulta efficace e sicura.

Si parla di rimozione peel off quando lo smalto si solleva come una pellicola. Questo è il sistema che uso ormai da anni ed è il mio preferito.

La rimozione peel off prevede l’uso di una base peel off, che asciuga all’aria o catalizza in lampada, abbinata ai colori semipermanenti classici. Ci sono anche colori peel off ma non è conveniente usarli, è sufficiente avere la base giusta per utilizzare questo sistema con qualsiasi smalto.

La base peel off è una base adesiva, ce ne sono diverse e con diverse caratteristiche. Quelle che vanno il lampada sono veri smalti semipermanenti, questi hanno un’aderenza maggiore all’unghia naturale e anche al colore applicato negli step successivi.

Le basi che asciugano all’aria in genere durano meno ma sono anche più facili da rimuovere. Per migliorare la tenuta di queste ultime può essere sufficiente l’uso di un preparatore deidratante.

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Rimozione smalto peel off

Ho provato entrambi i tipi di base peel off e preferisco quelle che asciugano all’aria, sono più delicate sulle unghie.

La rimozione peel off è una rimozione meccanica, richiede l’uso di uno spingi cuticole, io utilizzo un bastoncino di ciliegio, per sollevare lo smalto e staccarlo dalle unghie. E’ una rimozione molto rapida ma nasconde anch’essa delle insidie.

E’ possibile creare traumi all’unghia se si fa troppa pressione per sollevare lo smalto, proprio come può succedere quando si gratta via il residuo di smalto sciolto con solvente. In più con questo tipo di rimozione l’onicolisi è molto frequente.

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Onicolisi al pollice

In genere la rimozione peel off strappa via la lamina ungueale. Per limitare questo danno è sufficiente adottare alcuni accorgimenti come evitare di opacizzare le unghie prima dell’applicazione della base e non usare i primer. Anche porre più attenzione durante il sollevamento dello smalto ed evitare rimozioni ravvicinate nel tempo, aiuta a tenere unghie in buona salute.

La scelta degli smalti peel off resta comunque consigliata solo per chi ha naturalmente unghie sane, dure e spesse.

Un altro modo per rimuovere il semipermanente è usare la fresa per unghie. Questo metodo lo sconsiglio a persone inesperte, è un sistema che va usato con molta cautela e solo dopo aver seguito qualche corso professionale. Con la fresa si possono fare anche danni permanenti alle unghie se ci si improvvisa nell’utilizzo.

Semipermanente – Danni Con i Preparatori

Anche in fase si applicazione dello smalto si possono fare danni alle proprie mani. Alcuni preparatori risultano troppo aggressivi e possono sensibilizzare le unghie soprattutto in soggetti che tendono a soffrire di altri disturbi cutanei.

L’uso di primer acidi è consigliato solo in casi estremi e va limitato alle unghie molto grasse e in buona salute, ma solo dopo aver provato altre soluzioni per ottimizzare la durata dello smalto.

Anche il buffer per opacizzare, se usato con troppo vigore, può assottigliare la lamina. Quando si lavora sull’unghia naturale bisogna usare sempre lime poco abrasive, si ricorda che più alta è la grana e meno è abrasiva la lima. Una lima 240 è molto più delicata di una lima 100, per intenderci.

Rimedi Unghie Rovinate Dal Semipermanente

Vediamo ora le possibili soluzioni da adottare nel caso in cui le unghie abbiano subito traumi.

Si possono valutare diverse soluzioni in base all’entità del danno.

Se le unghie sono leggermente arrossate e graffiate ma risultano ancora dure e forti, non è necessario fare una pausa dal semipermanente. In questo caso si può intervenire utilizzando una base semipermanente rinforzante, come la Neonail Base Silk Protein, che ripara piccoli danni grazie alle proteine della seta e protegge la lamina ungueale.

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Unghie dopo rimozione Peel Off

Per unghie spaccate, che ad esempio presentano tagli verticali, ma che non sono doloranti, si può anche qui continuare con l’applicazione dello smalto procedendo prima ad accorciare il più possibile l’unghia rotta, quindi a riparare con bustina del tè, e passare all’applicazione del semipermanente.

In caso di traumi importanti che portano ad unghie assottigliate, molto arrossate, sensibili e doloranti, è necessario innanzitutto interrompere lo smalto semipermanente, e accorciare le unghie danneggiate tenendole il più corte possibile.

Le unghie vanno accorciate poi man mano che crescono, così da tenere la lunghezza al minimo vicino al bordo libero finchè l’unghia non si rigenera.

Le unghie si rigenerano completamente in 5 mesi circa. Più il trauma causato è vicino alla base dell’unghia più sarà necessario attendere che si completi questo ciclo prima di riapplicare il semipermanente. Durante i mesi di sospensione del semipermanente si possono usare smalti normali e oli per unghie ad azione lenitiva e riparativa.

Gli oli unghie penetrano già dalle cuticole, quindi si possono applicare anche se le unghie sono smaltate.  Un ottimo olio per unghie è il Vea Nails a base di vitamina E, quest’olio contrastata la fragilità ungueale ed è ottimo anche sulle pellicine, rendendole più morbide. 14€ a questo link

Anche le creme specifiche per unghie possono aiutare a risolvere i traumi. Applicare una crema mani e unghie prima del riposo notturno è una buona abitudine anche in caso di unghie sane, idrata e aiuta a prevenire indebolimenti alla lamina.

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E’ chiaro che la cosa migliore sia evitare di danneggiare le unghie con cattive rimozioni o con i danni in fase di preparazione già menzionati, prima di dover ricorrere ai ripari. Scegliere smalti che si sciolgono in pochi minuti con il solvente e con buon ingredienti, come gli smalti Neonail o gli Estrosa ad esempio, aiuta ad evitare l’insorgenza di problemi nell’uso del semipermanente.

Il semipermanente permette di avere unghie in ordine per settimane, usiamolo al meglio per godere delle sue incredibili performance senza rovinare le unghie.

Scopri il mio metodo di applicazione, leggi la mia guida completa: Smalto Semipermanente A Casa

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